martedì 1 novembre 2011

Parafrasando Peter Handke, dipingere puo' essere un tentativo di conquistare il mondo. Fissare l'esistente la cui esistenza e' diventata ovvia nella dimensione quotidiana,occuparsi, per cosi' dire, di esso esprimendo, con le piu' svariate tecniche e soluzioni cromatiche, in immagini che acuiscono l'attenzione verso i processi familiari che si ripetono quotidianamente (sotto tutte le latiduni antropologiche) e nei confronti dei quali si e' diventati ottusi, vuol dire riappropriarsi di un mondo che e' gia' ampiamente dimenticato e farlo rivivere usando lo strumento dei sensi (sia chi lo dipinge,sia per chi è pronto a seguire i risultati.
E' evidente che per Eugenio Franzo' questo processo è un sofferto campo di battaglia in cui viene esercitata una tensione insolubile tra lo sguardo ed il reale, nello scopo di riconsegnare all'occhio il potere di cercare i colori, ovvero di riconquistare il tessuto carnale del mondo.
La bipolarita' che la pittura fa emergere (risucchiamento implosivo dei collages all'interno di una studiata spalmatura materico-cromatica che erompe con felice luminosita') afferma un segreto e intimo legame con il reale senza intrusioni di imbarazzanti soggezioni allo stesso.
Le schiocchezze della mai defunta gestualita' astratta con Franzo' annegano nella ricerca di una complessita' teorica e pratica.
Con Eugenio la pittura torna all'ambizione di voler capire tanto il campo del visibile quanto quello dell'invisibile.
L'arte di Franzo' ha il gusto dell'avventura archeologica: diradare una flora vasta e confusa e tentare di riaprire la porta chiusa di un tefania positiva.
Con Franzo', che in questo rammenta Yves Klein, l'azzurro del cielo fa la sua riapparizione: è un pigmento il suo che si fa custode del mistero cui simbolicamente rimanda ed aiuta ad ampliare i confini del nostro insensato delirio tecnologico.
La strada che Eugenio sta percorrendo contiene la promessa di un'esperienza delle origini e conferma,contro ogni nichilismo, che il destino dell'individuo non si annulla nella sorte della specie

Stefano Santuari - scrittore . BOLOGNA



Eugenio Franzo', grafico e pittore, nasce a Udine e vive e lavora a Mestre (ve) tel 3388784254
Gia' allievo del maestro veneziano Giorgio De Battista, ha frequentato i corsi di calcografia presso la "Scuola Internazionale di Grafica"  e si diploma, in giovane eta', all'Accademia di belle arti di Venezia
L'Artista ha collaborato con diverse case editrici realizzando diverse illustrazioni tra cui: per il libro di poesie "Transiti" (AMOS ED. ) presentato da Gian Mario Villalta.

Per informazione sulle sue opere   scrivere  a : eugeniofranzo@alice.it