GRAFICO ,PITTORE E ILLUSTRATORE NATO A UDINE NEL 1959 DIPLOMATO PRESSO L'ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI VENEZIA. DOPO MOLTEPLICI ESPERIENZE ARTISTICHE DIVENTA,PER SCELTA, ARTISTA DI "STRADA" E INSEGNANTE, VOLONTARIO, DI ARTE ED IMMAGINE NELLE SCUOLE PRIMARIE.
mercoledì 21 novembre 2012
sabato 20 ottobre 2012
mercoledì 26 settembre 2012
L'Italia e' diventata una repubblica fondata sul precariato : il 77.3% dei nuovi contratti sono atipici, ovvero contratti a tempo determinato (67,7%) o collaborazioni (8,6%); la retribuzione media in Italia e' ferma a 1260 euro netti, piu' alta per gli uomini.inferiore per donne e immigrati.Ottenere una stima ufficiale e' comunque difficile, alla cifra base di 2,7 milioni di precari (dei quali due terzi under 35) si dovrebbero aggiungere le "false partite iva", un esercito non meglio quantificabile.
Laddove lo Stato spesso latita nell'affrontare tali problematiche l'opinione pubblica e' fortemente consapevole del mondo che la circonda, dimostrando una sempre maggiore sensibilita' nei confronti dei problemi del lavoro, della crisi economica e delle giovani generazioni.
A diffondere tale sensibilita' e' spesso la cultura : arte, libri, musica, cinema e radio sono sempre piu' impegnati e attenti al tema precarieta' e raccontano con ironia, intelligenza e crudo realismo una condizione dis-umana ormai troppo diffusa.............
titolo : "Nuove generazioni alla porta..." (coll. privata- PADOVA)
Laddove lo Stato spesso latita nell'affrontare tali problematiche l'opinione pubblica e' fortemente consapevole del mondo che la circonda, dimostrando una sempre maggiore sensibilita' nei confronti dei problemi del lavoro, della crisi economica e delle giovani generazioni.
A diffondere tale sensibilita' e' spesso la cultura : arte, libri, musica, cinema e radio sono sempre piu' impegnati e attenti al tema precarieta' e raccontano con ironia, intelligenza e crudo realismo una condizione dis-umana ormai troppo diffusa.............
titolo : "Nuove generazioni alla porta..." (coll. privata- PADOVA)
venerdì 25 maggio 2012
ASSASSINI...
Non ci sono altri appellativi per definire quella/quelle persone che hanno ucciso,nel modo piu' barbaro, una ragazza davanti alla sua scuola. La cosa peggiore e', per quello che mi e' dato da pensare , che l'azione aveva l'intento di uccidere molti ragazzi...anche tutti.
La BOMBA nel mucchio mi trascina la memoria indietro nel tempo. La mia generazione ha vissuto, anche se i toni dell'informazione erano meno sensazionalisti e "colorati": P.zza Fontana, Treno italicus, stazione di Bologna,
Falcone e Borsellino e uccisioni di tanti servitori dello Stato.
Il tempo NON PUO' E NON DEVE FAR DIMENTICARE i tanti, troppi innocenti (anche bambini) che sono stati uccisi da una furia tanto disumana quanto calcolata.
Mi chiedo: calcolata da chi e da cosa.....FORSE NON LO SAPREMO MAI .
Non ho la forza interiore per rappresentare, con la mia pittura, questo evento cosi' tragico ; mi resta solo lo SGOMENTO E LA RABBIA.
ADDIO CREATURA INNOCENTE
Eugenio Franzo'
sabato 7 aprile 2012
VOGLIAMO RICOSTRUIRE QUESTO PAESE?
Siamo stanchi delle ipocrisie, della casta dei politici, dei furti "legalizzati" di denaro pubblico, della mafia di Stato, delle malversazioni e di tutta la corruzione che sta devastando questo Paese.
Prima che sia troppo tardi, per tutti, ma soprattutto per i nostri giovani, uniamo tutte le voci del dissenso e di chi ama l'Italia, per una ribellione "gandhiana" che spazzi via la "feccia" da questo Paese..
Prima che sia troppo tardi, per tutti, ma soprattutto per i nostri giovani, uniamo tutte le voci del dissenso e di chi ama l'Italia, per una ribellione "gandhiana" che spazzi via la "feccia" da questo Paese..
martedì 3 aprile 2012
venerdì 16 marzo 2012
DAL CASSETTO DEI RICORDI
In un momento in cui l'arte si pone profondi interrogativi sulla mancanza di idee e sull'inutile recupero dei modelli passati, emerge la personalita' attenta di Eugenio Franzo', grafico pittore e soprattutto interprete attento del dato figurativo tanto bistrattato dalle generazioni d'avanguardia che hanno scelto la via della sperimentazione ad ogni costo a discapito dei tanti ed inesauribili suggerimenti offerti dalla tradizione. Per Eugenio, che all'arte affida un profondo valore di ricerca, esistono ancora dei modelli a cui ispirarsi per creare nuove strade interpretative. Per la sua sensibilita' e per la scelta tematica attuata in anni di lavoro, egli si ispira ai canoni neoimpressionistici di aria, luce e toni sfumati con spunti e concetti che soprattutto nel linguaggio pittorico hanno trovato una connotazione ben precisa.
I ricordi e le atmosfere dei paesi visti ed amati, i viaggi in Italia e all'estero, le mille suggestioni della natura, i visi illuminati dei bambini, rivelano gia' alla prima osservazione l'impronta creata dall'autore, ampie ed estese dimensioni spaziali, atmosfere calde e vibranti condotte con una mano che alterna cangiantismi del colore a momenti di stasi temporale, delicati segni segnici e sottili filamenti che si stemperano in forme sfumate e al tempo stesso ben definite nello spazio....................
Nel fututro artistico di Franzo' e' facile prevedere un ritmo incalzante ed inesauribile di idee rivisitate attraverso un rapporto amoroso con le cose. Il mondo entra nel quadro filtrato eppur libero, senza costrizioni e si sente forte e ben definito il respiro lungo di una civilta' legata alla figurazione cioe' alla linfa vitale dell'arte.
prof. Gabriella Niero- critico d'arte - Venezia
I ricordi e le atmosfere dei paesi visti ed amati, i viaggi in Italia e all'estero, le mille suggestioni della natura, i visi illuminati dei bambini, rivelano gia' alla prima osservazione l'impronta creata dall'autore, ampie ed estese dimensioni spaziali, atmosfere calde e vibranti condotte con una mano che alterna cangiantismi del colore a momenti di stasi temporale, delicati segni segnici e sottili filamenti che si stemperano in forme sfumate e al tempo stesso ben definite nello spazio....................
Nel fututro artistico di Franzo' e' facile prevedere un ritmo incalzante ed inesauribile di idee rivisitate attraverso un rapporto amoroso con le cose. Il mondo entra nel quadro filtrato eppur libero, senza costrizioni e si sente forte e ben definito il respiro lungo di una civilta' legata alla figurazione cioe' alla linfa vitale dell'arte.
prof. Gabriella Niero- critico d'arte - Venezia
domenica 12 febbraio 2012
ODE ALLA VITA DI PABLO NERUDA
Lentamente muore che diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia marcia,chi non rischia e cambia i colori dei vestiti,
chi non parla e chi non conosce.
Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru,
muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette ,almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica,chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza portera' al raggiungimento di una splendida felicita'
Dedicata ad una amica che non c'e'
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia marcia,chi non rischia e cambia i colori dei vestiti,
chi non parla e chi non conosce.
Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru,
muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette ,almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica,chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza portera' al raggiungimento di una splendida felicita'
Dedicata ad una amica che non c'e'
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